Doudou che passione!
Forse è la parola francese che rende questo oggetto ancora più coccoloso e speciale o forse lo è semplicemente a prescindere dalla lingua … fatto sta che il doudou è un alleato indispensabile per la crescita emotiva di ogni bimbo poiché è l’oggetto transizionale che lo aiuta a prendere coscienza del proprio essere individuo separato e non “fuso insieme” alla mamma.
Tra i quattro e i cinque mesi di età i bambini di solito scelgono un oggetto, che diventa l’oggetto transizionale, per superare l’angoscia del distacco dalla mamma e per sentirsi rassicurati. In realtà il doudou è un qualsiasi oggetto con cui il bambino sviluppa un legame speciale, può essere una copertina, un peluche, un lembo di stoffa … non si tratta semplicemente di un giocattolo ma “del giocattolo” che il bambino elegge come suo oggetto preferito perché “sa di mamma”
Per lui il doudou rappresenta gli affetti, il calore di casa, il rassicurante odore della mamma, gli ricorda il fortissimo attaccamento a lei e allo stesso tempo lo emancipa da questo legame. In una parola rappresenta un ponte che aiuta il bambino ad entrare in contatto con la realtà, ad abituarsi ai cambiamenti e a superare le difficoltà. Stringendolo a sé sente quasi di colmare il vuoto che c’è tra lui e il resto del mondo.
Quindi lo coccola, lo morde, lo stritola, ci dorme, ci gioca, lo porta al nido e su doudou scarica i suoi desideri, le sue frustrazioni, i suoi bisogni e anche la sua l’aggressività … sa che doudou è lì a sua disposizione fino a che ne sentirà il bisogno. Poi un bel giorno smetterà di essere tanto speciale poiché crescendo avrà imparato a relazionarsi con il mondo esterno senza la necessità di avere un doudou da tenere stretto.
Nel frattempo però prima di portarlo dal pediatra o al nido o semplicemente prima di partire per il fine settimana o per le vacanze …. controlliamo due volte di non averlo dimenticato a casa. In queste occasioni di “stress” il doudou ha un effetto calmante e lo aiuta a ritrovare serenità e sicurezza.